ho l'impressione che nei momenti di massimo divertimento o simil-felicità sarebbe il caso di andarsene via, per conservare un ricordo positivo di qualcosa che irrimediabilmente poi scemerà, eppure si vive nell'attesa di qualcos'altro che magari verrà dopo e sarà ancora meglio, perché è vero, non ci accontentiamo mai e rischiamo di perdere tutto…
stoi preparando una pseudoperformance per il 25 aprile, ispirata un po' ai miei ricordi infantili, un po' a quel capolavoro di ettore scola, una giornata particolare. mia nonna viveva in campagna e uno dei miei ricordi più vivi sono le lenzuola stese ad asciugare di fronte ai campi, il filo sostenuto da pali grezzi, le […]
a volte cerco di ricordarmi che abbiamo due orecchie e una bocca sola per ascoltare il doppio di quanto invece parliamo. quando però ci decidiamo a parlare magari lo facciamo tutto in un colpo e spesso nel modo sbagliato. ma magari ce ne accorgiamo solo noi. l'ipersensibilità uccide.
volevo scrivere un post sul discorso del potere, che logora chi non ce l'ha finché non ce l'ha e poi lo logora perché se lo deve mantenere se no muore. ma ho cambiato idea.
mi pregio qui di citare una simpatica poesia di wendy cope sul vizio di amare…
Hinter dem Zaun liegt das Meer… dietro il recinto c'è il mare…
mi ero dimenticata che fra poco è pasqua e normalmente avrei detto che è sbagliato tenere aperti i negozi di domenica perché incoraggiare il consumismo non è mai bene, ma il fatto che alcuni clerici sostengano che i negozi vanno tenuti chiusi per motivi religiosi suscita l'iralità mia e di molti, direi.
Una gallina incontra una papera e le chiede: "Dove abiti?" "Qua"