ophelia
pasqua?
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mi ero dimenticata che fra poco è pasqua e normalmente avrei detto che è sbagliato tenere aperti i negozi di domenica perché incoraggiare il consumismo non è mai bene, ma il fatto che alcuni clerici sostengano che i negozi vanno tenuti chiusi per motivi religiosi suscita l'iralità mia e di molti, direi.

chi professa la confessione cattolica (la confessione è una realizzazione pratica della religione, e non costituisce né può essere identificata con la religione stessa, comunque) la domenica non dovrebbe lavorare, ed è libero di non farlo. chi appartiene alla comunità ebraica santifica il sabato e di sabato non alza nemmeno la cornetta del telefono. chi è musulmano durante il ramadan non mangia di giorno ma solo dopo il tramonto. queste sono consuetudini legate ai rituali di specifiche confessioni religiose, e nessuno impedisce ai membri delle relative comunità religiose di metterle in pratica. appare evidente, comunque, che uno Stato che dichiara di essere laico e d'altra parte presta così tanta attenzione alla Chiesa non fa che riaffermare la propria inermia di fronte a un'istituzione che diventa sempre meno spirituale e sempre più squisitamente secolare e potente. la Chiesa attuale non ha nulla da invidiare alla Chiesa medievale nel suo stretto legame con la materialità, si pensi anche alle banche in cui sono depositati i denari ecclesiastici…  è condivisibile pensare che l'applicazione pratica di ciò che è spirituale è per definizione fallace e che teoricamente non inficierebbe il valore intrinseco dell'istituzione spirituale; eppure la sete di potere non svincolabile dall'essenza di un'istituzione terrena riafferma, nel corso delle epoche, l'inutilità e la contraddizione insite nel volerla terrena e la conseguente ingiuria che si muove alla religione stessa nel dichiararsi suoi rappresentanti in terra. questa incoerenza di base dovrebbe allontanare dalla Chiesa chiunque si professi realmente religioso. io personalmente non lo sono più, ma a volte leggo il vangelo come un interessante libro filosofico, purtroppo mal tradotto e interpretato dalla Chiesa a suo uso e consumo (appunto). uno degli episodi a me più cari del vangelo è quello in cui gesù si arrabbia a morte perché i mercanti sono nel tempio e spacca tutto. forse i mercanti sono nel tempio se i negozi sono aperti di domenica, ma certamente sono nel tempio ogni qual volta la Chiesa e i suoi rappresentanti si pongono come soggetto politico che mira unicamente a mantenere il proprio potere, terreno.

in conclusione, una barzellettina:

il maiale dice all'agnello: "buona pasqua!"

e l'agnello: ma vaffanculo, va'!"

1 Comment to “pasqua?”

  1. Mario says:

    Io non so se sono mai stato molto religioso, un tempo pensavo di sì ma forse non lo ero, adesso pernso di no, quindi forse lo sono. A me del vangelo piace il concetto per cui Dio lo incontri nell’altro, quindi per essere cristiani bisogna cercare d’incontrare il prossimo. Non vedo cosa c’entri in tutto questo la questione dei pacs, anzi dei dico, anzi dei non dico più perché la Cei non vuole, come non capisco perché la chiesa cattolica si ostini a fare politica. Sembra che non abbia capito che viviamo in un mondo atroce e che forse una religione (vabbè, una confessione) potrebbe avere qualche parola di speranza per l’umanità, invece che per Montecitorio. Ma soprattutto vedo che la chiesa è istituzione, è gerarchia, ha una banca, tanti soldi, “copre” i preti che si macchiano di crimini come la pedofilia, appoggia e ha appoggiato dittatori e guerrafondai… Senza voler fare di tutta l’erba un fascio, ma da piccolo le cose mi sembravano molto diverse… Bella quella del maiale e dell’agnello.