ophelia
feverish
Categories: General

approfitto del delirio febbrile per scrivere qualche baggianata. cioè alla fine il termometro non conferma le mie sensazioni, ma in fondo sono solo numeri. è vero, per i pitagorici i numeri erano tutto, ma sono morti anche loro. quindi io ti dico che ho la febbre anche se il termometro dice no. ti dico che il tempo sta cambiando anche se i meteorologi dicono bello. ti dico anche che certe cose che uno sente, anche se razionalmente sarebbe tutto apposto, alla fine sono vere. presente l’amigdala? quella lì è la parte del cervello che regola le emozioni, in particolare la paura. adesso sembra che io sia una paurosa perché ne parlo sempre. ma alla fine no, non lo sono mica. anzi. ma certe situazioni mettono la mia amigdala in allerta. e credo che l’amigdala non vada mai messa in secondo piano. c’è chi dice che le cose bisogna ponderarle con la razionalità. invece io… come dire… non ci credo mica tanto. e non mi piace nemmeno. e appunto sembra che il nostro cervello, il nostro corpo, abbia una memoria esperienziale che non viene necessariamente rielaborata a livello razionale, ma esiste, e viene riattivata da certi eventi. è come se sovrapponesse l’esperienza che si sta vivendo con un’esperienza passata, e, sapendo come è andata a finire quella volta lì, facesse scattare una specie di campanello d’allarme. solo che questo segnale non è evidentissimo. ma ci si sente “strani”, come se qualcosa non quadrasse. ci si sente perplessi senza sapere esattamente perché. il corpo invece se lo ricorda, il perché. e ce lo dice in modi che secondo me è giusto imparare. per conoscerci meglio. altro che termometro, sfigmomanometro, glucometro.

Comments are closed.