ophelia
prendete il volo
Categories: Generale

I colombini sono nati, li ho chiamati Felice e Fortunato, così, pur non sapendone il sesso, avevo solo un 50% di probabilità di errore, visto che "Felice", anche se è una qualità raramente riscontrata, è teoricamente applicabile sia a maschi sia a femmine.

Da gialli frugoletti punk che facevano tenerezza nel loro continuo abbracciarsi e sostenersi l’un l’altro, si sono in breve tempo tramutati in delle BESTIE portatrici di infezioni e subaffittuari inattesi.

Lo so, ho rovinato una famiglia, ma la scelta era "o io o loro", così, constatato che i piccoli sapevano già camminare e sbattevano già le ali sperimentando l’ebbrezza del volo ormai prossimo, mi sono sentita di accelerare questo processo naturale.

Li ho sfrattati. senza preavviso.

Tutta la famiglia, babbo, mamma, piccoli, stava prendendo il sole sul davanzale ormai infestato, così ho semplicemente chiuso i balconi, sbattendoli fuori. 

Scene di isteria, tutti e quattro a cinguettare disperatamente reclamando la dimora negata. Una scena strappalacrime.

Ma la scena del davanzale devastato dai loro resti organici strappava ben altro alla mia indole così sensibile. Approfittando della mia assenza per una delle mie trasferte, i volatili hanno davvero esagerato.

Lo so che sono animali, che sono fatti così e io non posso farci niente. Ma purtroppo c’è un’incompatibilità di carattere fra me e loro. I piccioni non sono fringuelli, né allegre rondinelle. 

Sono tornata sulle mie posizioni originali, i piccioni sono pantegane volanti, e il guano che si deposita sul marmo si toglie con l’anticalcare. Si disinfetta con la candeggina. E continuo a grattarmi, spero solo per l’impressione che tutta questa vicenda mi ha evocato.

Mi dispiace, Felice e Fortunato, ma dopo che vi avevo sbattuto fuori, in fondo, non vi ho più visti. Ho controllato, non siete caduti. Ora sapete volare. Io vi ho ospitato fin lì.

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