in occasione della festa del non lavoro tenutasi il primo maggio al parco del retrone, vicenza city, la ulli ha preparato un’installazione intitolata "scherzi della memoria"
l’idea era quella che la memoria fa scherzi, cioè si dimentica di se stessa, ma lascia le proprie tracce sbiadite qua e là, ricordi che sono come fiori avvizziti, che ci ricordano un evento importante, un evento passato, sì.. ma quale? lungo un sentiero seguiamo come pollicino briciole di fiori sparse per terra, sempre seguendo la scia dei fiori secchi attraversiamo un ponte che è il ponte fra uno stato e l’altro, tra il dimenticare e il ricordare, sotto cui scorre il fiume dell’oblio. ci troviamo di fronte a una collinetta cosparsa di fiori, salendo e arrivando in un boschetto scopriamo che tutti questi fiori appassiti che sono i nostri ricordi appassiti sono sfuggiti alle maglie di un sacchetto di juta, da cui fuoriesce un mazzo di fiori viola e velo da sposa. il sacco è legato con un filo di canapa ai rami degli alberi, tre alberi che fanno una crocchia e il filo di canapa a congiungerli. accanto è appesa una serie di cd masterizzati male, con scritto "era squirrelnut zippers", "era Liviu Guta", "era qualcosa che non ricordo più", "Era qualcosa che si è memorizzato male"… sull’ultimo filo è appeso un sacchettino fatto all’uncinetto con fili dorati, una veste splendente che sembra nascondere il premio di questa sorta di caccia al tesoro, ma se tiri il cordone e apri ti accorgi che dentro quel sacchettino tintinnante c’è solo un mucchio di marchi tedeschi, che ormai non valgono più nulla, anche se sono ricordi.